PadovaOggi del 30/06/2022

Alleanza per Padova, a pochi giorni dal primo consiglio comunale (previsto il 5 luglio), mette a disposizione le proprie proposte programmatiche.

«È tempo di superare il muro contro muro per un dialogo più costruttivo almeno sulle scelte strategiche per la città» dicono gli esponenti del movimento. Domenico Minasola, Domenico Menorello e Iles Braghetto evidenziano in particolare, fra le molte suggestioni fornite da Alleanza per Padova, due proposte.

Le proposte

«La prima proposta – dichiarano Minasola, Menorello e Braghetto – è di considerare da subito la possibilità di avviare l’esperienza di “Comunità energetiche”, diventando così una comunità civica pioniera dei modelli di solidarietà più innovativi e avanzati per la produzione di energia. L’Amministrazione potrà favorire, per i profili amministrativi, patrimoniali (ad esempio secondo il modello dei piani peep), fiscali e relazionali di propria competenza, la costituzione di gruppi di residenti che, per zone omogenee, condividano la creazione di energie rinnovabili e pulite, in uno scambio tra pari, ottenendo condizioni migliori nei costi di investimento e di approvvigionamento anche per fronteggiare la crisi energetica sempre in aumento.

Tram

La seconda proposta è relativa alla scelta del tram che – proseguono Minasola, Menorello e Braghetto – va collocata all’interno di un sistema più ampio e competo di mobilità pubblica, che va integrato con nuove e più capillari linee, i bus elettrici, i parcheggi, i percorsi alternativi. Chiediamo perciò che si dia maggiore spazio a questa visione di sistema. Si ponga, poi, in essere lo studio di un nuovo prolungamento del SIR 3 da Voltabarozzo al polo universitario di Agripolis a Legnaro. In questo modo si collegherebbe la città con un’area strategica di ricerca, in cui operano e studiano migliaia di persone ogni giorno e che quotidianamente attira scambi di natura scientifica culturale del massimo livello. Lo studio potrebbe coinvolgere l’Università e gli atri enti di ricerca interessati, – concludono Minasola, Menorello e Braghetto – anche al fine di rendere funzionale l’area a ulteriori piani e funzioni di sviluppo, che potrebbero venire facilitati proprio da una totalmente riqualificata strategia di accesso al “sistema-Padova”».