Comunicato Stampa del 29/06/2022

Alleanza per Padova, a pochi giorni dal nuovo Consiglio Comunale, mette a disposizione le proprie proposte programmatiche, esperienza e buone pratiche. È tempo di superare il muro contro muro per un dialogo più costruttivo almeno sulle scelte strategiche per la città.

Tutte le rappresentanze consiliari, allora, senza preconcetti e schemi spesso privi di senso, guardino alla ricchezza delle proposte emerse nel corso del confronto elettorale senza preclusioni pregiudiziali, ma immaginando forme e percorsi eventualmente condivisibili e nell’interesse di Padova.

Domenico Minasola, Domenico Menorello e Iles Braghetto evidenziano in particolare, fra le molte suggestioni fornite da Alleanza per Padova, due proposte.

La prima proposta – dichiarano Minasola, Menorello e Braghetto – è di considerare da subito la possibilità di avviare l’esperienza di “Comunità energetiche”, diventando così una comunità civica pioniera dei modelli di solidarietà più innovativi e avanzati per la produzione di energia. L’Amministrazione potrà favorire, per i profili amministrativi, patrimoniali (ad esempio secondo il modello dei piani peep), fiscali e relazionali di propria competenza, la costituzione di gruppi di residenti che, per zone omogenee, condividano la creazione di energie rinnovabili e pulite, in uno scambio tra pari, ottenendo condizioni migliori nei costi di investimento e di approvvigionamento anche per fronteggiare la crisi energetica sempre in aumento.

La seconda proposta è relativa alla scelta del “tram” che – proseguono Minasola, Menorello e Braghetto – va collocata all’interno di un sistema più ampio e competo di mobilità pubblica, che va integrato con nuove e più capillari linee, i bus elettrici, i parcheggi, i percorsi alternativi. Chiediamo perciò che si dia maggiore spazio a questa visione di sistema. Si ponga, poi, in essere lo studio di un nuovo prolungamento del SIR 3 da Voltabarozzo al polo universitario di Agripolis a Legnaro. In questo modo si collegherebbe la città con un’area strategica di ricerca, in cui operano e studiano migliaia di persone ogni giorno e che quotidianamente attira scambi di natura scientifica culturale del massimo livello. Lo studio potrebbe coinvolgere l’Università e gli atri enti di ricerca interessati, – concludono Minasola, Menorello e Braghetto – anche al fine di rendere funzionale l’area a ulteriori piani e funzioni di sviluppo, che potrebbero venire facilitati proprio da una totalmente riqualificata strategia di accesso al “sistema-Padova”.